Donne e giovani: dal Mise nuove risorse

Favorire l’accesso al credito per i giovani e le donne che intendano avviare una micro o piccola impresa: è questo l’obiettivo del Decreto Interministeriale dell’8 luglio 2015 che ha definito i criteri e le modalità di accesso a delle nuove agevolazioni finanziarie.

Nel Regolamento, tracciato dal decreto emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è individuata la platea dei beneficiari ed i parametri con cui verranno concessi dei finanziamenti a tasso zero per l’avvio ed il consolidamento di nuove attività imprenditoriali.

I beneficiari. Il Decreto definisce in modo preciso la tipologia di azienda che può accedere al beneficio. Le imprese devono infatti:

  • Essere costituite in forma societaria, anche in forma cooperativa, da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione
  • Avere una compagine societaria composta per oltre la metà da giovani tra i 18 ed i 35 anni o da donne
  • Essere a livello dimensionale micro o piccole in base alla classificazione del Decreto Ministeriale 18 aprile 2005
  • Essere iscritte nel Registro delle imprese
  • Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti
  • Non rientrare tra quelle che hanno ricevuto e non rimborsato aiuti considerati come illegali o incompatibili dalla Commissione europea

I settori di attività indicati dal decreto sono molteplici: produzione di beni nel settore industriale, artigianale o agricolo; fornitura di servizi; commercio e turismo. Saranno, inoltre, valutati tutti i progetti legati ad attività strategiche per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile come la filiera turistico culturale e l’innovazione sociale.

L’agevolazione
. I programmi di investimento di massimo 1.500.000 euro saranno supportati tramite finanziamenti a tasso zero che copriranno fino al 75% delle spese ammissibili. Le spese considerate tali potranno riguardare sia i beni materiali (suolo, fabbricati, macchinari e impianti) e/o immateriali (programmi informatici e servizi ICT, brevetti licenze o marchi, formazione specialistica per soci o dipendenti, consulenze specialistiche). La durata del finanziamento potrà arrivare fino a 8 anni ed è previsto un piano di ammortamento basato su rate semestrali, costanti e posticipate, da pagare entro le date del 31 maggio e del 30 novembre di ogni anno.

La procedura
INVITALIA è individuata come il soggetto gestore della misura e si occuperà dell’elaborazione e della valutazione delle richieste. La procedura di inoltro delle domande avverrà con modalità a sportello.

Il Decreto dell’8 luglio 2015 traccia già i criteri di valutazione delle istanze presentate dalle aziende, a cui INVITALIA darà un riscontro entro 60 giorni dall’invio della domanda completa. I parametri che saranno considerati riguarderanno sia aspetti pratici, come la capacità di presidiare gli aspetti del processo tecnico- produttivo e organizzativo e la sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa, sia aspetti strategici legati alla potenzialità del mercato di riferimento e al grado di innovazione.

Le modalità operative per inviare le domande sono individuate nella Circolare n.75445/2015 del Ministero dello Sviluppo Economico. La data di avvio delle procedura di valutazione è fissata al 13 gennaio 2016.

Crescere in DIGITALE con GARANZIA GIOVANI.

Il progetto

Crescere in Digitale è un’iniziativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di Unioncamere e Google per promuovere, attraverso l’acquisizione di competenze digitali, l’occupabilità di giovani che non studiano e non lavorano e investire sulle loro competenze per accompagnare le imprese nel mondo di Internet.

Il percorso formativo

50 ore di lezioni, esempi pratici e casi di studio su tutti gli aspetti di Internet per le imprese, a disposizione di tutti gli iscritti a Garanzia Giovani.

Se non studi e non lavori, ma non sei ancora iscritto a Garanzia Giovani, puoi farlo qui e partecipare al programma.

I tirocini per i “digitalizzatori”

Il programma prevede fino a 3.000 tirocini della durata di 6 mesi retribuiti 500 euro al mese. I giovani vivranno un’esperienza professionalizzante, aiutati da un piano di lavoro personalizzato e da una community di esperti. Le imprese potranno ospitare giovani digitalizzatori, retribuiti da Garanzia Giovani e, per quelle che decidono di assumere il tirocinante, è previsto un bonus fino a 6.000 euro.

 www.crescereindigitale.it

CO CO dal 2016 parte la Contrattazione Individuale Assistita

Contrattazione individuale assistita
A far data dal 1° gennaio 2016, si applica la disciplina del rapporto di lavoro
subordinato anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di
lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono
organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro.
È previsto che i contraenti possano richiedere, alle commissioni di cui all’art. 76 del
D.Lgs. n. 276/2003, la certificazione dell’assenza nel contratto dei requisiti
relativi all’esclusività personale, della continuità e della etero organizzazione
da parte del committente.

Incentivi NIDI Regione Puglia

NIDI è il Fondo creato dalla Regione Puglia a favore delle Nuove Iniziative d’Impresa. Attraverso NIDI la Regione sostiene le microimprese di nuova costituzione con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile.

L’obiettivo di Nidi è quello di agevolare l’autoimpiego di persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro. L’iniziativa viene attuata da Puglia Sviluppo S.p.A. – società interamente partecipata dalla Regione Puglia.

Il Fondo è gestito dalla Regione Puglia con il sostegno dell’Unione Europea attraverso il Programma Operativo FESR 2007 – 2013

Può richiedere l’agevolazione chiunque voglia avviare una nuova impresa. In caso di impresa già costituita, è possibile presentare domanda solo se la costituzione è avvenuta da meno di 6 mesi e non si è emesso la prima fattura e non si è percepito corrispettivi. L’impresa dovrà essere partecipata per almeno la metà, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie:

  • giovani con età tra 18 anni e 35 anni;
  • donne di età superiore a 18 anni;
  • disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato negli ultimi 3 mesi;
  • persone in procinto di perdere un posto di lavoro
  • lavoratori precari con partita IVA (meno di 30.000 € di fatturato e massimo 2 committenti)

 

Anche se rientrano nelle precedenti categorie, non sono considerati in possesso dei requisiti:

  • i pensionati;
  • i dipendenti con contratto a tempo indeterminato
  • gli amministratori d’imprese, anche se inattive, e i titolari di partita IVA.

L’impresa ancora da costituire deve avere meno di 10 dipendenti.

Sono ammesse a NIDI le sole imprese corrispondenti alle forme giuridiche:

ditta individuale, società cooperativa con meno di 10 soci, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, associazione tra professionisti, società a responsabilità limitata.